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Giovedì, 25 Aprile 2024 - ore 10:37

Lunedì 17 Ottobre 2011

Il metaprogetto

Il primo passo verso la definizione di un progetto è

definire le esigenze che l’intervento dovra' soddisfare.

 

Per far questo serve anche un’analisi della realtà sociale in cui il progetto si colloca e la definizione della sua fattibilità economica al fine di assicurare la sostenibilità di cui si è accennato sopra.

 


Analisi sociale e fattibilità economica.

Dobbiamo individuare e comprendere il periodo e la realtà economica in cui si deve operare al fine di prevedere i possibili costi dell’intervento e fissare di conseguenza un tetto di spesa.
Inoltre dobbiamo conoscere le tendenze del mercato, i possibili tagli abitativi che la zona oggetto di intervento potrebbe necessitare e dunque un’analisi attenta della società che potrebbe svilupparsi al fine di rendere l’intervento sostenibile in relazione alla crescita demografica futura.
Per implementare il materiale ottenuto, è necessario inoltre un colloquio preliminare con il committente affinché possa dare delle indicazioni di massima per la realizzazione del progetto al fine di soddisfare ogni sua esigenza.


Relazione con il contesto.

 

Una volta individuate le peculiarità che concorrono al progetto, da qui inizia la fase più importante e cioè la fase di studio.


Per prima cosa viene compiuta una analisi del sito attraverso l’indagine geologica dell’area, l’irradiamento solare, l’umidità dell’aria, emissioni inquinanti, campi elettromagnetici energia, vento, rumore ecc.
Parallelamente si considerano gli strumenti urbanistici e le limitazioni o i vantaggi che può apportare il PGT, i vincoli dell’area, i pregi e i difetti di un tipo di terreno rispetto ad un altro.

In questo secondo step viene studiato il contesto dell’area: la viabilità, possibili tracciati stradali o vicinali da tenere in considerazione nel progetto, rogge, canali, struttura e tipologia dell’esistente per relazionarsi tipologicamente con lo stesso.
Successivamente tutte le idee, schemi, diagrammi vengono utilizzati per una definizione di massima di tutti quegli aspetti progettuali che vanno dalla circolazione interna ed esterna all’area alle possibili disposizioni volumetriche.

Al giorno d’oggi il progetto non può più seguire le procedure oramai superate sia in materia edilizia che in quella normativa, ma dobbiamo orientarci sulla nuova edilizia ecosostenibile.

In generale la prestazione energetica dei nostri edifici viene influenzata dai seguenti fattori sui quali dobbiamo intervenire con risposte chiare in termini di soluzioni progettuali:

- clima esterno ed interno;
- caratteristiche termiche dell’edificio;
- impianto di riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria;
- impianto di condizionamento dell’aria e della ventilazione, impianto di illuminazione;
- posizione ed orientamento dell’edificio;
- sistemi solari passivi e protezione solare;
- ventilazione naturale;
- utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, di sistemi di cogenerazione;
- riscaldamento e condizionamento a distanza.

A seconda del progetto in esame troveremo le soluzioni più consone per raggiungere questo obiettivo: potremo utilizzare schermature solari o brise-soleil per le facciate in muratura, facciate con doppia pelle e quindi ventilate, soluzioni impiantistiche come pannelli radianti a pavimento, a parete o a soffitto, caldaie a compensazione che permettono un risparmio fino al 30%, camini per la circolazione e l’estrazione naturale dell’aria, sonde geotermiche, pannelli o collettori solari, utilizzo di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana per gli scarichi dei wc ed infine pannelli fotovoltaici per la produzione ed eventualmente l’immissione in rete dell’eccedenza.


Dunque possediamo oggi una vasta gamma di soluzioni per poter rendere il nostro edificio un edificio che non sfrutta le risorse naturali ma anzi produce energia per sè e per l’ambiente circostante consentendo di rendere l’intero intervento a basso o addirittura ad impatto “0”.

 

Definizione dei materiali.


L’ultima fase è quella fondamentale della definizione dei materiali che verranno utilizzati per la realizzazione del progetto architettonico e saranno il risultato di tutto lo studio effettuato durante il nostro metaprogetto.


I materiali più adatti sono sempre quelli reperibili nelle vicinanze del sito, materiali riciclabili che potranno, una volta dismesso l’edificio, essere riutilizzati per altre costruzioni, di modo tale che ognuno di essi diventi un potenziale magazzino per le future realizzazioni.


Oggi diventa inevitabile chiedersi: prefabbricazione o non prefabbricazione?
O meglio possiamo scindere tra prefabbricazione completa, prefabbricazione di moduli e/o componenti edilizi, sistemi di assemblaggio a secco ovvero senza acqua -cls, malta etc..-, sistemi di pre-assembleggio di componenti edilizi (partizioni facciate, pannelli preisolanti, etc..).

 
Nelle prossime settimane analizzeremo e svilupperemo le fasi di studio indicate ora sommariamente.