Giovedì 23 Settembre 2010
La diagnosi energetica: le dispersioni di calore
Il calore si disperde:
- attraverso le pareti opache che delimitano l'ambiente verso l'esterno (muri esterni);
- attraverso i serramenti (finestre, porte finestre, ecc.);
- attraverso le coperture (tetti, terrazze, ecc.);
- attraverso le solette dei pavimenti che confinano con ambienti a temperatura più bassa (cantine, locali non riscaldati, terreno, ecc.);
- attraverso le pareti che delimitano l'ambiente verso locali non riscaldati (corpi scala, atri, ecc.) o riscaldati ad una temperatura inferiore (appartamenti non abitati, magazzini, officine, ecc.);
- attraverso la ventilazione che può essere controllata (in presenza di un impianto), oppure naturale (attraverso le infiltrazioni dai giunti non a tenuta dei serramenti, attraverso i giunti dei cassonetti, ecc.).
Per quanto riguarda le dispersioni termiche attraverso le strutture, ogni componente è caratterizzato da una proprietà fisica: la resistenza termica al passaggio del calore. Per ridurre le dispersioni specifiche è necessario aumentare la resistenza termica attraverso un incremento dell'isolamento.
Le strutture che disperdono di più sono quelle trasparenti.
La diagnosi energetica consente di individuare soluzioni progettuali per migliorare l'isolamento termico a partire dalle strutture che disperdono più calore.
Ogni intervento di riqualificazione, a fronte di un risparmio, comporta un costo iniziale che deve essere attentamente valutato, per evitare che i tempi di ammortamento siano eccessivamente lunghi.
Gli interventi migliorativi proposti possono condurre alla riduzione immediata dei costi di gestione dei siti, incrementando di fatto il valore stesso dell’edificio e/o delle strutture e non ultimo migliorare il comfort abitativo degli utenti.