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Mercoledì, 24 Aprile 2024 - ore 21:13

Mercoledì 02 Novembre 2011

Indagini geologiche

I documenti di tipo geologico devono essere redatti da un geologo iscritto all’Albo Professionale; i documenti di tipo vegetazionale e la relativa scheda di rilevamento devono essere redatti e debitamente sottoscritti da un professionista iscritto al relativo Albo (dottori agronomi, forestali e biologi).

Inquadramento geologico
L’inquadramento deve comprendere i seguenti argomenti:
- geologia stratigrafica, tettonica e strutturale;
- geomorfologia;
- idrogeologia;
- sismicità;
- una cartografia rappresentativa (scala da 1:25.000 a 1:100.000) con l’ubicazione dell’area.

Geologia di dettaglio dell’area
Lo studio geologico di dettaglio, avvalendosi del rilevamento geologico su un’area sufficientemente grande all’intorno del sito oggetto d’indagine e di eventuali indagini geognostiche, dovrà determinare la sequenza stratigrafica e l’assetto tettonico-strutturale con un dettaglio adeguato agli scopi prefissati.
La documentazione cartografica da allegare è la Carta Geologica, in scala adeguata allo scopo (comunque tra 1:10.000 e 1:500), comprendente:
- stratigrafia (formazioni affioranti e loro spessori, età delle formazioni, colonne stratigrafiche, rapporti stratigrafici tra le diverse formazioni presenti)
- assetto tettonico-strutturale (stratimetria, discontinuità e strutture tettoniche, aree ad intensa fratturazione)
- geolitologia;
- traccia delle sezioni.

 

In aree pianeggianti e in situazioni particolari, è necessario produrre carte dove sia indicato l’ubicazione e l’andamento del tetto e del letto delle formazioni di potenziale interesse ed il loro spessore (fascia di alterazione, bedrock, terreno vegetale, ecc.).

Geomorfologia
Lo studio geomorfologico deve riportare la descrizione delle morfologie presenti nell’area dedotte, possibilmente, anche da uno studio aerofotogeologico.
La documentazione cartografica da allegare, alla stessa scala della Carta geologica di dettaglio, è la Carta Geomorfologica con indicati:
- bacino/i idrografico/i e reticolo idrografico;
- andamento del ruscellamento superficiale;
- zone alluvionabili e aree di espansione;
- aree soggette a ristagno di acqua;
- frane, dissesti attuali e antichi, calanchi;
- aree con processi erosivi e di accumulo in atto;
- carsismo, sinkhole e cavità note.


Indagini geotecniche e geofisiche di dettaglio
Se le condizioni geologiche lo rendono necessario devono essere eseguiti approfondimenti di indagini al fine di caratterizzare al meglio l’assetto dei siti. Gli interventi possono essere eseguiti con varie metodologie in funzione della problematica esistente, in particolare nel caso di:
- aree pianeggianti e/o con elevato spessore detritico dovranno essere eseguite indagini geognostiche;
- instabilità dei pendii, dovranno essere eseguite analisi di stabilità statiche e dinamiche, a breve e lungo termine, ante e post operam a livello di strumento urbanistico, utilizzando parametri geotecnici acquisiti direttamente nell’area in esame;
- terreni potenzialmente liquefacibili e/o con scadenti caratteristiche geotecniche, andranno eseguite idonee analisi geotecniche di laboratorio.

I dati provenienti da indagini indirette (geofisica, prove penetrometriche, ecc.) devono essere tarati su dati diretti (carotaggi, analisi geotecniche di laboratorio, ecc.), a meno che non si tratti di dati provenienti da prove standardizzate e riconosciute internazionalmente.
La cartografia da presentare, alla stessa scala della Carta geologica di dettaglio (oppure a scala di maggior dettaglio), è la carta geofisica ed eventualmente geotecnica di dettaglio corredata dalle relative sezioni.

Sismicità (solo per i comuni classificati sismici e ad elevato rischio sismico)
La sollecitazione sismica può indurre effetti ambientali diretti (fratture nel terreno, fagliazione superficiale, liquefazione, costipazione, ecc.), innescare altre fenomenologie ambientali potenzialmente in atto (frane) e indurre effetti diversificati nei manufatti in funzione della tipologia di terreno attraversato e delle morfologie presenti (amplificazioni locali).
E’ necessario quindi caratterizzare la sismicità del territorio dedotta anche da dati bibliografici (classificazione, centri sismici, intensità massime, magnitudo, accelerazioni, zone sismotettoniche.